El Elefante que Quería Volar

Il Volo dell’Elefante 🐘🦋

*Reading Time: 2 minutes

In una giungla molto verde e piena di suoni allegri, viveva un piccolo elefante di nome Eli. A Eli piaceva guardare il cielo. Amava vedere come gli uccelli volavano tra le nuvole e come le farfalle danzavano nell’aria. Sognava di volare alto come loro, ma quando raccontava il suo sogno ad alta voce, tutti gli animali ridevano.

—Volare! —dicevano tra le risate—. Ma sei un elefante! Gli elefanti non volano, hanno zampe per camminare e proboscidi per giocare.

Anche se Eli ascoltava quelle parole, non smetteva di sognare. Ogni notte, prima di dormire, immaginava che le sue orecchie diventassero grandi come ali e che poteva salire in cielo per toccare le stelle.

Un giorno, mentre esplorava la giungla, Eli incontrò una farfalla magica. Era dai colori brillanti e aveva una voce dolce come il vento.

—Ciao, piccolo elefante —disse la farfalla—. Vedo che guardi spesso il cielo. Cosa sogni quando lo guardi?

Eli abbassò un po’ le orecchie, un po’ timido, ma rispose:
—Voglio volare, ma tutti dicono che non posso perché sono un elefante.

La farfalla sorrise e svolazzò vicino a lui.
—Sai? A volte, per realizzare un sogno, hai solo bisogno di un po’ di immaginazione e di amici che ti aiutino. Vieni con me.

La farfalla portò Eli in una radura della giungla dove c’erano foglie giganti sparse sul terreno. Erano foglie enormi, più grandi di Eli stesso, e brillavano sotto il sole.

—Queste foglie possono essere le tue ali —disse la farfalla—. Ma avrai bisogno di aiuto per farle volare.

Eli pensò ai suoi amici. Corse a cercarli e raccontò loro la sua idea. Prima arrivò Scimmia, che saliva sempre sugli alberi. Poi arrivò Tartaruga, che era lenta ma molto intelligente. Infine, Scoiattolo apparve con delle corde lunghe che aveva raccolto.

Insieme, iniziarono a lavorare. Scimmia salì sugli alberi per appendere le foglie come se fossero vele di una barca. Tartaruga usò delle pietre per fissare le foglie al suolo mentre le legavano. Scoiattolo intrecciò le corde per renderle più forti. E Eli, con la sua grande proboscide, soffiava per assicurarsi che tutto fosse ben saldo.

Quando finirono, avevano costruito qualcosa di incredibile: un deltaplano fatto di foglie giganti e rami robusti. Sembrava un enorme uccello colorato.

—È il tuo momento, Eli! —disse la farfalla.

Eli salì sul deltaplano con cura. I suoi amici lo spinsero da una piccola collina. All’inizio, Eli sentì un po’ di paura, ma poi… il deltaplano cominciò a scivolare nell’aria! Non stava volando come un uccello, ma fluttuava come una foglia portata dal vento. Da lassù, poteva vedere tutta la giungla: i fiumi brillanti, le cime degli alberi e i suoi amici sotto, che lo salutavano felici.

Quando scese, tutti applaudirono.
—Ce l’hai fatta, Eli! —gridò Scimmia.
—Sei il primo elefante volante! —disse Scoiattolo, saltando di gioia.
Anche Tartaruga, che non si affrettava mai, disse:
—Ho sempre saputo che potevi farcela.

Eli sorrise a orecchie larghe. Aveva scoperto qualcosa di importante: anche se gli elefanti non volano come gli uccelli, con un po’ di immaginazione e amici che ti aiutano, puoi trovare modi creativi per realizzare i tuoi sogni.

Da quel giorno, Eli e i suoi amici passavano ore a costruire nuovi marchingegni. Fecero deltaplani più grandi, altalene altissime e persino una specie di trampolino per saltare sugli alberi. La giungla si riempì di risate e avventure, e tutti impararono che non importa quanto grande o piccolo sia il tuo sogno, c’è sempre un modo per raggiungerlo se lavori insieme agli altri.

E così, Eli continuò a sognare il cielo, sapendo che anche gli elefanti possono toccare le nuvole… a modo loro, in modo speciale.

Fine. 🐘🦋

This work is licensed under