La Capibara con Cosquillas

La Capibara con i Solletichi 🤣🐦

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In un angolo di una grande giungla, dove gli alberi erano altissimi e il fiume cantava mentre scorreva, viveva una capibara di nome Lupe. Lupe era paffuta, pelosa e molto amichevole. Adorava passare le sue giornate a sguazzare nell’acqua, mangiare erbe fresche e fare sonnellini sotto il sole. Ma c’era una cosa che la faceva sempre ridere: gli uccellini!

Ogni giorno, quando Lupe si sdraiava a riposare vicino al fiume, stormi di uccellini di tutti i colori arrivavano volando. Svolazzavano dolcemente e si posavano sul suo dorso. Perché lo facevano? Perché nel pelo di Lupe vivevano piccoli insetti che gli uccellini adoravano mangiare. Per loro, era come andare in un ristorante gratuito.

Ma c’era un piccolo problema… o meglio, un grande problema per Lupe. Ogni volta che gli uccellini cominciavano a beccare il suo pelo per cercare quegli insetti, Lupe sentiva solletico! E non un solletico qualsiasi, ma uno così forte che non poteva fare a meno di contorcersi e ridere a crepapelle.

— Ay, ay, ay! — diceva Lupe tra le risate, muovendosi da una parte all’altra — Fermi, fermi, mi fate troppo solletico!

Gli uccellini si fermavano per un momento e guardavano Lupe con i loro occhietti brillanti.

— Scusa, Lupe! — dicevano — Ma gli insetti nel tuo pelo sono deliziosi. Inoltre, ti stiamo aiutando a pulirti.

— Sì, sì, capisco — rispondeva Lupe, cercando di calmarsi — Ma non posso farne a meno. Mi fate il solletico e mi viene da ridere.

Un giorno, un uccellino blu di nome Azzurrino ebbe un’idea.

— E se provassimo a farlo più lentamente? Così non ti farebbe tanto solletico — suggerì.

Lupe annuì, anche se non era molto sicura che avrebbe funzionato. Gli uccellini tornarono a posarsi sul suo dorso, questa volta con molta attenzione. Beccavano delicatamente, quasi come se stessero accarezzando il suo pelo. All’inizio, sembrava andare tutto bene. Ma a un certo punto…

— Jajajaja! — Lupe ricominciò a ridere — No, no, continua a farmi il solletico!

Gli uccellini si guardarono l’un l’altro, pensierosi. Poi, un uccellino giallo di nome Striscetta ebbe un’altra idea.

— E se cantassimo mentre mangiamo gli insetti? Forse così ti distrai e non senti tanto il solletico.

A Lupe piacque l’idea. Così, mentre gli uccellini continuavano a cercare insetti nel suo pelo, cominciarono a cantare una canzone allegra:

«Siamo gli uccellini, veniamo a giocare,
E puliamo il tuo pelo, cantando senza smettere.
Ci piacciono gli insetti, che bontà da assaporare,
E tu, cara Lupe, puoi ballare insieme a noi.»

Lupe ascoltò la canzone e rise, ma questa volta non solo per il solletico, ma anche perché la canzone era davvero divertente. Cominciò a muoversi a ritmo di musica, come se stesse ballando. Gli uccellini, vedendo quanto fosse felice, iniziarono anche loro a muovere le ali a tempo.

— Che bella idea è stata cantare! — disse Lupe tra le risate — Ora il solletico non mi dà più tanto fastidio.

Da quel giorno, ogni volta che gli uccellini venivano a trovare Lupe, cantavano insieme e trasformavano la pulizia degli insetti in una grande festa. Lupe imparò ad apprezzare il solletico, e gli uccellini avevano sempre cibo delizioso e un’amica con cui cantare.

Con il tempo, altri animali della foresta si unirono al divertimento. Le farfalle svolazzavano intorno, i pesci saltavano nel fiume a ritmo di musica e persino il vento sembrava fischiare la melodia.

Così, Lupe e i suoi amici scoprirono qualcosa di importante: a volte, le cose che ci fanno ridere o ci sembrano scomode possono diventare momenti felici se le condividiamo con chi ci vuole bene.

E da allora, ogni giorno nella foresta fu un po’ più allegro grazie a Lupe, agli uccellini e alle loro canzoni piene di solletico.

Fine. 🤣🐦

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